
Non chiamatelo solo cambio degli armadi!
Bastano pochi consigli per effettuare un cambio degli armadi intelligente, vietato sottovalutarne l’importanza!
Uno studio della Northwestern University (Stati Uniti) condotto dal professor Adam Galinsky e ha dimostrato il fenomeno della “enclothed cognition”. Questo studio pubblicato sul “Journal of Experimental Social Psychology” prova come l’abbigliamento abbia effetti sui processi cognitivi. Molte volte mi capita di sentire commenti sprezzanti su chi dedica troppo tempo alla scelta del proprio guardaroba. Spesso queste persone vengono considerate frivole o superficiali, in realtà è proprio il contrario. Superficiale è l’atteggiamento di chi pensa che quello che scegliamo di indossare non abbia alcun effetto su di noi.
Il test americano del camice
Secondo questo studio le due componenti più importanti sono il significato simbolico che attribuiamo ad un certo capo d’abbigliamento ed il fatto di indossarlo veramente. Hanno chiesto a 58 studenti di sottoporsi a un test di attenzione selettiva. Ad alcuni hanno chiesto di mettersi addosso un camice bianco. Questi hanno risposto al quiz in maniera più precisa rispetto a quelli che non lo indossavano. Però quando ad alcuni volontari è stato detto che il camice apparteneva ad un pittore le risposte sono state meno brillanti rispetto agli altri. Quindi credere che il capo indossato non fosse un capo da laboratorio, portava ad un risultato peggiore. Solo avere il camice appoggiato alla scrivania non determinava una performance migliore, era necessario averlo addosso per un risultato più soddisfacente.
Quante volte abbiamo sottovalutato l’effetto che può avere la scelta di ciò che indossiamo, non solo sugli altri, ma anche su noi stessi?
Il potere dell’abbigliamento
Scegliere un determinato abbigliamento può davvero aiutarci a “calarci nella parte”. Il cambio degli armadi viene spesso considerato solo una noiosa faccenda domestica, dimenticando invece il potere che può avere un riordino fatto con consapevolezza. Per riordino non si intende tanto l’ordine fine a se stesso quanto più l’ordine mentale che possiamo raggiungere scartando gli abiti che rappresentano chi non siamo più o che non vogliamo essere e scegliendo capi che parlano di chi siamo o di chi vogliamo diventare.
L’armadio è un luogo molto privato e personale dove si riuniscono tratti molto diversi della nostra personalità: lavoro, tempo libero, sport, famiglia, ad ogni occasione riserviamo look diversi. Analizzando la quantità di abiti riservati ad ogni attività, possiamo capire quanto questa area è importante nella nostra vita e quanto spazio, mentale ma anche fisico, gli dedichiamo.
Ecco allora 5 consigli per un cambio degli armadi “intelligente” (dal latino intelligĕre, cioè comprendere, ovvero che ci comprende):
1 – Quantificare
Tirate fuori tutto, ma proprio tutto! L’ideale sarebbe tirare fuori anche gli abiti che ci son in giro per casa, ad es. quelli messi a lavare o da riparare, o quelli situati in altre stanze per svariati motivi. Come primo passo è importante quantificare quanti vestiti abbiamo. A questo punto create una prima macro suddivisione in gruppi: le maglie, i pantaloni, le t-shirt, le gonne, le giacche, ecc… questo ci serve per avere subito a colpo d’occhio se c’è carenza o eccesso di una determinata tipologia di vestiario.
2 – Analizzare
Ora analizzate ogni singolo gruppo. Sforzatevi in questo secondo step di abbandonare quegli abiti che avete già sfruttato e che appaiono consumati e sdruciti. Vi hanno accompagnato per un tratto di vita, ma è davvero necessario dargli il giusto riposo.
Ringraziateli per il servigio che vi hanno reso, salutateli e riponeteli in una borsa destinata ai cassonetti di riciclo per abiti usati, avranno così nuova vita. Se invece trovate abiti che non mettete più ma per i quali avete un legame affettivo raggruppateli e collocateli in un posto ben preciso, tipo un baule dei ricordi.
Se però la situazione vi sfugge di mano e vorreste tenere tutto, sforzatevi di discernere l’oggetto per cui provate attaccamento dall’esperienza che vi ricorda. In realtà è l’esperienza ciò di cui avete nostalgia e di cui volete preservare il ricordo…non l’oggetto in sé. Se davvero temete che eliminato il capo (ad es. il vestito che indossavate al vostro primo appuntamento) possa sparire anche il ricordo, fotografatelo e raccoglietelo in un album che occuperà molto meno spazio e la sua memoria sarà preservata.
3 – Tendenze
Ora, dopo aver riposto gli abiti dei ricordi del passato, potrete concentrarvi sul vostro io del futuro, ovvero su come volete apparire e chi desiderate diventare. Date quindi una posizione comoda e accessibile a tutti quegli abiti che vi fanno stare bene e che sono in linea con il vostro io ideale. Controllate prima quali sono le tendenze di questa primavera estate potrete scoprire di avere abiti, scarpe, borse o accessori che sono tornati di moda.
4 – Dividere
Dividete gli abiti per occasioni d’uso, inutile avere nello stesso posto tute per la palestra e giacche per l’ufficio, molto meglio dedicare un’area definita per ogni tipologia d’abbigliamento. Se lo spazio non è sufficiente, basterà collocarli in una scatola “a tema”, tanto più se sono abiti che utilizziamo solo una tantum.
5 – Wish list
Stilate una “wish list”. Una volta eliminato il superfluo (i capi da buttare o da regalare), preparate la borsa dei capi da aggiustare che porterete in giornata alla nostra sarta di fiducia. In seguito stilate una lista di quei capi “must have” che non dovrebbero mai mancare in un guardaroba ma che ahimè non sono presenti nel nostro armadio o che semplicemente mancano per completare un outfit.
Un trucco che vi farà risparmiare tempo è realizzare degli abbinamenti già pronti da utilizzare in caso di emergenza.
Non dimenticate, ora che avrete ricavato un po’ di spazio, di investire sulla vostra nuova immagine. La wish list vi sarà utilissima quando vi chiederanno cosa vi piacerebbe ricevere per il vostro compleanno/onomastico.
Scegliete abiti che vi rappresentino e lasciatevi andare al colore e alle novità, la moda è espressione di sé, gioco e divertimento. Fate in modo di acquistare o tenere ciò che più vi fa gioire.
Riorganizzare il guardaroba è un occasione per lasciare andare il vecchio e proiettarsi verso il nuovo.
“Gli abiti sono inevitabili. Essi non sono altro che la struttura della mente resa visibile.” (James Laver)
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